Tony Benn: niente giri di parole, niente falsa simpatia, niente sciocchezze
Una delle figure più influenti e carismatiche della sinistra, con un look da star del cinema in più

2007 Getty Images
Nota del redattore: questa mattina è stata annunciata la morte di Tony Benn. Aveva 88 anni.
Non HO nessun aneddoto speciale sull'ex deputato laburista e ministro del governo, Tony Benn, che, mentre scrivo, è ancora vivo, solo molto malato e molto vecchio. Nessuna vignetta personale da condividere che dimostrerebbe che so qualcosa di più su di lui rispetto alla maggior parte delle altre persone.
Quindi sembra sentimentale, persino falso, sentirsi triste per qualcuno che non conosco personalmente. Eppure, la notizia che è gravemente malato in ospedale, e che ha 88 anni, mi fa sentire davvero triste e un po' destabilizzato.
Le persone come Benn sono come puntine da disegno in una mappa dell'umanità, che ci tengono con i piedi per terra, al sicuro, nella giusta direzione. Senti che finché sono in giro, niente di veramente brutto può mai succedere davvero.
Non dice mai niente di meno che buon senso, tra una boccata d'aria e l'altra. Non tollera sciocchezze, non sembra aver paura di nessuno e, anche a 88 anni, ha più palle dell'intero governo attuale.
Nonostante la stampa di destra faccia del suo meglio per ritrarlo come un pazzo di sinistra (lo fotografavano invariabilmente dal basso alle conferenze per ottenere l'aspetto da pazzi) è davvero un bell'uomo. Prova a trovare la sua foto del 1961, davanti al Parlamento, quando combatteva per il suo diritto di abbandonare la sua nobiltà (suo padre era il visconte Stansgate) per poter sedere alla Camera dei Comuni, per vedere cosa Intendo.
Era abbastanza bello, non che importi davvero, per essere entrato nel cinema. Ha persino il perfetto secondo nome da idolo matinée di Wedgwood. Se lo avesse fatto, ora avrebbe potuto ritrovarsi a pubblicizzare il caffè negli anni della sua barba d'argento, ma invece è, o è stato fino a poco tempo fa, una potente voce politica, scrittore prolifico e carismatico attivista contro la guerra.
Sebbene la sua carriera politica sia stata in gran parte prima dell'avvento dei social media, sai solo che Benn non avrebbe mai dovuto cancellare un tweet perché era tornato alla sua parola. Immagino che per Benn lo spin sia semplicemente un'impostazione su una lavatrice, o quello che fai in un passo di danza.
C'era una certa belligeranza 'fottiti' in lui: guardava un cliente negli occhi e diceva loro quello che pensava e al diavolo. Almeno sai a che punto sei con quello. Non ci sarebbe niente di quella testa inclinata in finta simpatia, annuendo senza ascoltare davvero, per tutto il tempo con un occhio all'opinione pubblica a media distanza, amata dalla maggior parte dei politici di oggi.
Anche oggi sul sito del Daily Mail, commenti sotto la riga dire cose come: è l'unica voce politica di cui mi fido.
Quando morirà, cosa che spero sia molto, molto tempo nel futuro (mentre pubblichiamo questo, ha appena trascorso una quarta notte in ospedale, e ci sono state segnalazioni che sta migliorando), mi chiedo chi altro potremo mai dire quello di. E quel pensiero mi spaventa, più che un po'.