Sulla recensione di Bear Ridge: risate cupe in una distopia gallese
Ifans impressiona in uno strano gioco, punteggiato da umorismo nero

Mark Douet
Neve che cade su rocce frastagliate, un negozio sterile e resti ammucchiati di vecchi mobili - Ed Thomas's Su Bear Ridge non è esattamente una produzione allegra.
Inizia con Rhys Ifans che si sveglia a terra nella neve e balbetta in modo incomprensibile. Da lì in poi, diventa per lo più più strano e più cupo. Non mancano, però, momenti di umorismo luccicanti, grazie soprattutto a un cast di grande talento.
La trama, come ce n'è una, ruota attorno a una coppia che è l'ultima persona in un villaggio deserto in cima a una montagna in un Galles distopico e devastato dalla guerra (sebbene il paese non sia esplicitamente nominato). Da soli, lottano per mantenere una presa sulla realtà, sia passata che presente, cercando di ricordare cosa era reale e cosa non lo era. Stanno anche soffrendo per una perdita, e così vanno, ricordando insieme, al loro negozio non funzionante.

Questo equilibrio viene interrotto da un soldato errante, che, segnato dalla violenza e dalla disperazione del paese di fuori, si rifugia nella bottega. Le turbolente interazioni tra i personaggi si abbinano al poco invitante paesaggio esterno e, mentre le pareti del negozio cadono letteralmente, ti senti completamente esposto agli elementi e vividamente minacciato dal mondo esterno.
Ifans e Rakie Ayola sono entrambi avvincenti nei ruoli principali, in parti uguali malinconici e appassionati. Le loro riflessioni astratte sull'identità, la memoria e la perdita, che potrebbero facilmente essere noiose e banali, sono infatti profondamente commoventi. Mentre cercano di ricordare frammenti dell'antica lingua e si preoccupano della loro incapacità di mantenerla in vita, possiamo sentire il peso delle culture e delle tradizioni che stanno scomparendo in tutto il mondo.

La commedia si conclude con una vignetta sorprendente e comica che ha il tono giusto in termini di sintesi dell'esperienza del vedere Su Bear Ridge .
Guardandolo, non puoi fare a meno di ridere, eppure non riesci nemmeno a credere che stai ridendo. C'è qualcosa di spaventoso e oscuro nella commedia, e quella disperata disperazione sembra essere ciò che Thomas, insieme alla sua co-regista Vicky Featherstone, vuole trasmettere.
On Bear Ridge sarà in mostra al Corte reale fino al 23 novembre.