Museo della Scienza: L'evoluzione dei robot
Una nuova mostra approfondisce i 500 anni di storia dei robot ed esplora il futuro dell'intelligenza artificiale

Il nostro difficile rapporto con l'intelligenza artificiale è ben documentato. Devi solo guardare i classici del cinema come 2001: Odissea nello spazio e Blade Runner, nonché i recenti successi televisivi come Humans e Westworld per vedere il nostro continuo fascino per i futuri distopici in cui i robot hanno il potenziale per sopraffare la razza umana.
Anche personaggi influenti come Bill Gates, Stephen Hawking ed Elon Musk hanno espresso le loro preoccupazioni su un mondo in cui i confini tra il meccanico e il mortale sono sfocati, con Musk che lo ha dichiarato la 'più grande minaccia esistenziale' dell'umanità. Poiché la tecnologia continua a plasmare il nostro mondo e accogliamo sempre più gadget intelligenti nelle nostre case, vite personali e luoghi di lavoro, è tempo di rivalutare?

Una nuova mostra al Museo della Scienza cerca di approfondire l'ascesa dei robot, tracciando una straordinaria storia di 500 anni dell'ossessione umana di modellarli a nostra immagine. Sebbene il termine 'robot' sia stato usato per la prima volta nel 1920, la storia risale a molto più indietro, e qui i visitatori potranno vedere di prima mano esempi così antichi come un monaco meccanico del XVI secolo e un manichino di ferro, usati per illustrare l'articolazione di il corpo umano.

La collezione di oltre 100 robot seguirà la loro evoluzione nel corso dei secoli, indagando su come forze come il credo religioso, la rivoluzione industriale e la cultura popolare del XX secolo siano arrivate a definire la loro forma. I punti salienti includono Eric, il primo robot del Regno Unito costruito nel 1928, che è stato riportato in vita l'anno scorso grazie a una campagna Kickstarter, il malizioso Inhka - un addetto alla reception robotico che ha accolto i visitatori del King's College di Londra dal 2003 al 2014 - e il lungimirante Robot umanoide Nao V5 Evolution, un dispositivo completamente programmabile che può essere utilizzato in aree come l'istruzione e la vendita al dettaglio. Rivolgerà inoltre la sua attenzione all'avanguardia, offrendo uno sguardo dietro le quinte sugli ultimi sviluppi e ricerche man mano che gli scienziati si avvicinano alla replica delle emozioni e dell'intelligenza umane.

Accanto alla mostra ci saranno una serie di eventi speciali che forniranno ulteriori informazioni sulla tecnologia alla base delle creazioni e affronteranno le questioni filosofiche che circondano la loro esistenza futura. Nell'ambito del variegato programma, l'emittente scientifica Dallas Campbell presiederà una tavola rotonda il 30 giugno, studiando l'impatto dei crescenti livelli di automazione sui posti di lavoro e sull'economia, mentre il 31 luglio il dibattito si concentrerà sul fatto che i robot alla fine ci supereranno del tutto in astuzia .
Robots è al Museo della Scienza dall'8 febbraio al 3 settembre 2017, £15; sciencemuseum.org.uk