In un certo senso: la volgarità colpisce il barbacane
Una nuova mostra celebra l'abbigliamento più kitsch e campest degli ultimi 500 anni

Il mondo della moda non ha mai evitato le polemiche, ma mentre celebrità e designer ora devono spingersi a lunghezze sempre più estreme per conquistare i titoli dei giornali, è facile dimenticare che molti degli abiti più controversi della sua epoca si sono trasformati in standard - osiamo diciamo conservatore – capi del guardaroba moderno. Dopotutto, dove sarebbe lo stile oggi senza la stravagante stravaganza del dopoguerra del New Look di Christian Dior, gli orli in aumento degli anni '60 o l'androgino Le Smoking di Yves Saint Laurent, che ha inaugurato l'ormai onnipresente tailleur pantalone?

Il territorio del gusto viene esplorato in una nuova mostra, The Vulgar: Fashion Redefined, al Barbican. Partendo dal concetto centrale di volgarità, si interroga su cosa guadagna quel titolo e perché è un termine così contestato. Creato dall'organizzatrice della mostra Judith Clark e dallo psicanalista Adam Phillips, The Vulgar riunisce più di 120 pezzi, tra cui molti di importanti designer come Chanel, Prada, Manolo Blahnik e Vivienne Westwood, in un arco di tempo di 500 anni, tracciando l'evoluzione dal Rinascimento ai giorni nostri.
'Con un concetto così audace e brillante, Judith Clark e Adam Phillips hanno creato una mostra molto originale, ridefinitrice ed estremamente divertente sulla moda, passato e presente', afferma Jane Alison, capo delle arti visive al Barbican. 'Giocando con giustapposizioni, temi e panorami diversi, hanno preparato il terreno per i visitatori che si chiedono, meditano, interrogano, riflettono o semplicemente si divertono sul perché alcuni costumi sono considerati volgari, su come cambia nel tempo, nel contesto e nell'esperienza'.

L'ossessione della moda per l'eccesso viene esaminata con pezzi stravaganti come le mantovane del XVIII secolo, con sopragonne larghe quasi due metri e mezzo. Altrove, la mostra approfondisce il modo mutevole in cui l'industria interpreta il corpo, riunendo oggetti come i provocanti look in pizzo di Louis Vuitton e Pam Hogg, assemblaggi esagerati e all'avanguardia tra cui l'abito con gonna a elefante di Walter Van Beirendonck e Vivienne Westwood e Malcolm McLaren famigerato top 'Tits', un simbolo distintivo dell'era punk.
The Vulgar: Fashion Redefined è alla Barbican Art Gallery, Londra, dal 13 ottobre al 5 febbraio 2017; barbican.org.uk