Crimini futuri: Scotland Yard testa il software di 'previsione della violenza'
Il sistema analizza l'intelligence dei social network e i reati passati per prevedere chi commetterà crimini in futuro

Era Scarff
Scotland Yard ha testato un software progettato per analizzare i social media, precedenti condanne e associati collegati a membri noti di gang per prevedere se potrebbero recidivare.
Il software, sviluppato dal gruppo di consulenza globale Accenture, unisce i dati provenienti dai sistemi di segnalazione dei crimini esistenti e dai sistemi di intelligence criminali utilizzati dalla polizia metropolitana. Quindi esegue calcoli predittivi.
La polizia ha intrapreso uno studio pilota di 20 settimane utilizzando dati storici di cinque anni. Ci sono piani per utilizzare dati in tempo reale se il software viene infine distribuito.
Il pilota ha utilizzato le informazioni raccolte sui membri delle bande a Londra per un periodo di quattro anni per prevedere la loro probabilità di commettere ulteriori crimini violenti. Questo è stato poi confrontato con i dati reali del quinto anno per verificarne l'accuratezza.
Muz Janoowalla, responsabile dell'analisi della sicurezza pubblica presso Accenture, afferma che il software consente alla polizia di indirizzare le proprie risorse limitate contro gli individui a più alto rischio.
Il Met raccoglie già informazioni da Internet, come commenti incendiari fatti da noti membri di gang, afferma Janoowalla. 'Quello che siamo stati in grado di fare è stato estrarre sia l'intelligenza che la storia criminale nota di individui per elaborare un modello di valutazione del rischio', dice al BBC .
Ha aggiunto che l'obiettivo era identificare gruppi di membri di gang piuttosto che individui specifici. Tuttavia, i criteri esatti su cui viene valutato il software non sono stati resi noti.
Il gruppo per la campagna sulla privacy Big Brother Watch ha chiesto maggiore trasparenza sul sistema, compreso il modo in cui la polizia intende implementare la tecnologia e il tipo di informazioni che verranno analizzate.
'La polizia deve prestare molta attenzione a come usa questo tipo di tecnologia', ha affermato il direttore della ricerca Daniel Nesbitt. 'Soluzioni di big data come questa possono correre il rischio di prendere di mira ingiustamente determinati gruppi di persone e, di conseguenza, di farli sentire stigmatizzati'.
Si dice che il progetto di analisi sia il primo del suo genere ad essere utilizzato dalla polizia nel Regno Unito, sebbene il Ministero della Giustizia utilizzi già un sistema utilizzato per prevedere la probabilità di recidiva di diversi tipi di criminali rilasciati.