Glutei e trenini: la shortlist del Turner Prize 2016
I quattro nominati per il premio spesso controverso ma sempre interessante sono stati rivelati e sono ora in mostra alla Tate Britain, Londra

Poche cose stimolanti, controverse e spesso addirittura sconcertanti, nel mondo dell'arte dividono l'opinione tanto quanto il Turner Prize. La variegata selezione di candidati di quest'anno sembra destinata a continuare la tendenza - e puoi decidere tu stesso quando una mostra delle loro opere si apre oggi alla Tate Britain, a Londra.
Quattro artisti sono selezionati per questo prestigioso premio, assegnato ogni anno a un artista visivo britannico under 50, con il vincitore finale annunciato a dicembre. Le opere che hanno guadagnato loro il posto saranno in mostra fino a gennaio 2017.

Uno degli artisti più accattivanti per il 2016 è Anthea Hamilton. Ha ricreato il suo lichene! Libido! Castità! mostra, originariamente allestita allo SculptureCenter di New York, tra cui un fondoschiena più grande della vita ispirato dal designer italiano Gaetano Pesce, che originariamente concettualizzava l'opera non realizzata come una porta in un appartamento di New York.
Michael Dean, noto per aver incorporato materiali immediatamente riconoscibili e quotidiani nelle sue sculture, ha preso una posizione politica per il suo ingresso. Consiste in £ 20.436 in centesimi: il minimo necessario per due adulti e due bambini per sopravvivere per un anno nel Regno Unito, secondo le linee guida del governo. Durante l'installazione è stata rimossa una moneta, che rappresenta la vita sotto la soglia di povertà.

Le opere multidisciplinari di Helen Marten sfidano lo spettatore a vedere oggetti familiari in un modo nuovo, con i suoi pezzi simili a collage che incorporano mezzi tra cui scultura, serigrafia e scrittura. Altrove, Josephine Pryde ha usato il suo background in fotografia per informare la sua mostra. Qui ha posizionato oggetti sui piani di lavoro della cucina e li ha esposti alla luce del sole, creando un segno che ricorda i fotogrammi - un'immagine di ombre in negativo resa popolare da artisti come Man Ray nel 20 ° secolo. In mostra anche il suo lavoro intitolato The New Media Express in a Temporary Siding (Baby Wants To Ride), un modello di treno taggato da artisti di graffiti delle città in cui è stato precedentemente esposto.