Spotlight: l'avvincente giornalismo procedurale è il preferito dagli Oscar
Il dramma della vita reale 'da brividi' su una denuncia di abusi sui minori da parte di un giornale è in cima alle scelte degli allibratori per gli Oscar

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Spotlight, il film sull'indagine del Boston Globe sugli abusi sui minori nella Chiesa cattolica, è arrivato al primo posto per diventare il preferito dagli allibratori per gli Oscar dopo aver vinto un premio della critica statunitense.
Il drama, con un cast stellare tra cui Rachel McAdams, Michael Keaton e Mark Ruffalo, è stato considerato per qualche tempo un concorrente per il miglior film agli Academy Awards di febbraio. Ora è stato nominato il miglior film del 2015 dalla National Society of Film Critics degli Stati Uniti.
Diretto e co-scritto da Tom McCarthy, che ha co-scritto l'animazione nominata all'Oscar 2009 Up, il film racconta la vera storia dell'indagine vincitrice del Premio Pulitzer del team 'Spotlight' del quotidiano del Boston Globe sugli abusi sui minori diffusi in città.
La storia inizia nel 2001, quando il nuovo editore Marty Baron (Liev Schreiber) si interessa a una piccola storia su un prete pedofilo. Spinge la squadra inizialmente riluttante di Spotlight a inseguire la storia e il livello di abusi e insabbiamenti nella chiesa li sconvolge.
Il film, uscito nel Regno Unito il 29 gennaio, ha ricevuto ottime recensioni.
Justin Chang in Varietà lo chiama 'superbamente controllato e straordinariamente dettagliato'. Aggiunge che è un 'dramma d'insieme misurato e meticoloso' nello stampo di 'procedure giornalistiche a costruzione lenta e silenziosamente avvincenti' come All the President's Men e Zodiac.
Il New York Times A O Scott definisce il film 'un avvincente romanzo poliziesco e un dramma superlativo da redazione' che 'cerca di affrontare il male senza sensazionalismo'. L'esito della storia può essere ben noto, afferma il recensore, ma il film genera molta suspense lungo il percorso e 'la singolare umanità dei giornalisti mantiene il pubblico coinvolto e consapevole della posta in gioco'.
Nel Daily Telegraph , Robbie Collin elogia lo 'sguardo forense' di Spotlight sul soggetto, dicendo che è 'non appariscente quanto avvincente'. Il film non offre 'nessuna morale ordinata da portare via', ma invece la tua 'pelle lasciata pruriginosa dalla sua abile decostruzione dell'attività di mantenimento dei segreti' e 'la sua impostazione percettiva che deriva dal coraggio e dalla diligenza necessarie per capovolgerla'.
Ma mentre la vittoria di Spotlight ha confermato il suo status di favorito all'Oscar del bookmaker, non è una certezza. Il BBC sottolinea che la National Society of Film Critics ha concordato con l'Accademia solo cinque volte il vincitore del miglior film negli ultimi 40 anni.
Spotlight si unisce a The Revenant, Carol, The Martian e Room nelle scelte degli allibratori per il miglior film.
Le nomine saranno annunciate la prossima settimana. Bisognerà attendere il 28 febbraio per scoprire il vincitore.