McDonalds, Starbucks e Nike firmano l'impegno per il clima di Obama
Un totale di 68 aziende hanno firmato l'accordo della Casa Bianca per affrontare il cambiamento climatico

Aude Guerrucci-Pool/Getty Images
Alcune delle più grandi società del mondo hanno firmato un impegno della Casa Bianca per affrontare il cambiamento climatico.
McDonald's, Starbucks, Nike, Johnson & Johnson e Ikea sono tra le 68 aziende che hanno aderito all''American Business Act on Climate Change Pledge'. L'accordo fa parte del tentativo di Barack Obama di raccogliere il sostegno delle aziende per un accordo sul cambiamento climatico entro la fine dell'anno a Parigi.
Un funzionario dell'amministrazione Obama ha detto al Financial Times che l'impegno mette a tacere l'argomento che 'l'unico modo per agire è farlo mettendo più imprese nel tuo settore privato in uno svantaggio competitivo'.
Molte delle aziende coinvolte affermano che stanno anche intraprendendo azioni concrete per l'ambiente, impegnandosi a ridurre le emissioni di carbonio fino al 50%, a ridurre l'uso di acqua dell'80% oa passare alle energie rinnovabili.
Mentre si spera che il sostegno delle aziende con una capitalizzazione di mercato combinata di oltre 5 trilioni di dollari aumenti le possibilità di un accordo fattibile, l'assenza delle principali compagnie petrolifere, del gas e dell'energia non passerà inosservata.
La scorsa settimana, dieci delle più grandi compagnie petrolifere e del gas del mondo hanno firmato un accordo separato a sostegno di un accordo ai colloqui di Parigi di dicembre progettato per limitare l'aumento della temperatura globale a due gradi e impegnarsi ad agire per ridurre le emissioni.
L'impegno, firmato da artisti del calibro di BP, Shell, Chevron ed Exxon Mobil, includeva la promessa di investire in tecnologie come la cattura del carbonio, ma 'offriva poche cifre o previsioni concrete', il FT Appunti. Inoltre, 'ha ricevuto un'accoglienza tiepida dal governo francese che ha ospitato i colloqui e ha attirato accuse di ipocrisia da parte dei gruppi verdi'.
Mentre l'attenzione di Obama sul cambiamento climatico gli ha fatto guadagnare l'elogio di Papa Francesco, secondo il FT, il presidente americano ha 'disprezzato i repubblicani che affermano che i suoi sforzi sono incostituzionali e rischiano di danneggiare la competitività economica degli Stati Uniti'.