Processo Vatileaks: due colpevoli di aver trafugato documenti segreti
Giornalisti sfuggono alla condanna per aver pubblicato dettagli sulla presunta corruzione nella Chiesa cattolica

Consulente PR Francesca Chaouqui fuori dal tribunale in Vaticano
GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images
Un tribunale vaticano ha giudicato un sacerdote e un consulente di pubbliche relazioni colpevoli di aver divulgato documenti riservati ai giornalisti.
Altri tre coinvolti nello scandalo cosiddetto 'Vatileaks', tra cui i giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi, sono stati scagionati in quanto i giudici si sono dichiarati incompetenti a processarli.
Entrambi gli uomini hanno scritto libri sulla base delle informazioni ricevute, che denunciavano corruzione e cattiva gestione finanziaria all'interno della Chiesa cattolica.
'Questo processo conferma che c'è il diritto di un giornalista di informare, anche in questo stato', ha detto Nuzzi.
Monsignor spagnolo Angel Lucio Vallejo Balda, che ha ammesso di aver consegnato 87 password, passerà 18 mesi in carcere.
Ha detto alla corte che in quel momento era in cura per depressione e stress e aveva agito 'spontaneamente' quando era 'probabilmente non completamente lucido'.
Francesca Chaouqui, una consulente per le pubbliche relazioni italiana, è stata condannata a dieci mesi con la sospensione della pena.
'Spesso schietto durante i mesi di testimonianza al processo, Chaouqui si limitò a sorridere mentre veniva letto il verdetto', il New York Times dice.
Chaouqui si è detta sollevata di 'non essere stata trovata un informatore' e ha detto che la sua punizione era semplicemente per aver portato messaggi da Vallejo ai giornalisti, il BBC rapporti.
'Oggi posso dire di non aver mai tradito il Papa', ha detto. 'Questa è la mia più grande vittoria.'
Le condanne sono le seconde pronunciate negli ultimi anni per reati simili dal tribunale vaticano. Nel 2012 il maggiordomo di papa Benedetto, Paolo Gabriele, è stato condannato a 18 mesi per divulgazione di documenti sensibili.
Papa Benedetto ha personalmente graziato Gabriele a tre mesi dalla sua condanna, dando a Balda qualche speranza di tregua.
'Molti osservatori vaticani si sono chiesti se [Papa] Francesco farà lo stesso, in particolare durante l'Anno Santo della Misericordia, iniziato lo scorso dicembre', afferma il New York Times.